Stasera ho finalmente visto "Funny Games", remake dell'omonima produzione artistica del 1997, diretto da Michael Haneke che vede i suoi protagonisti in Naomi Watts, Tim Roth e Michael Pitt tra gli altri.
Per chi non lo sapesse è un film (anche se è azzardato dirlo) in stile "Arancia meccanica", dove la violenza gratuita spadroneggia sulla razionalità. La tensione è palpabile, grazie ad una regia piuttosto originale e veramente efficace.
Ad un certo punto ho storto un po' il naso, infastidito da una scelta dello/gli sceneggiatore/i e/o regista. Non sto a svelarvi quale, nel caso non abbiate ancora visionato il film. La reazione istintiva è stata quella di pensare ad una pacchianata evitabile ai fini della trama. A distanza di qualche ora però posso vedere il lavoro nell'insieme e scoprirne il significato che va al di là della sceneggiatura. Il regista credo abbia voluto mostrare l'interazione fra i protagonisti e la storia in una sorta di velata e "paracula" critica verso i media e la loro influenza.
L'azione è lenta e allo stesso tempo angosciosa. Tutto sommato un film da vedere.